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Catas Brianza: valore aggiunto per il distretto del mobile

published on: 1 marzo 2018
Catas Brianza: valore aggiunto per il distretto del mobile
Si è tenuta ieri a Lissone la conferenza stampa di Catas nella sede branzola, dove il mobile batte ancora forte, in un tessuto economico che deve ancora sfruttare appieno le proprie potenzialità per poter competere e garantirsi nuove soddisfazioni in un mercato sempre più complesso, dove le normative, la garanzia della sicurezza o di specifiche prestazioni sono un valore assoluto. Ne sono consce le 1340 aziende internazionali - la maggior parte delle quali italiane - che nel 2017 risultano essere associate a Catas, riconoscendo l’alto sistema valoriale e industriale dell'attività del laboratorio. Presente all’evento il direttore dell’istituto, Andrea Giavon, che ha raccontato la storia di Catas e quella che da quasi cinquant’anni è la sua missione, ovvero essere al servizio di una industria del legno e del mobile sempre più moderna e innovativa, che si confronta quotidianamente con norme e regolamenti che stabiliscono oggettivamente concetti preziosi per il consumatore finali, quali “sicurezza” o “qualità”. 

 “Non è un segreto che oggi ogni prodotto, ogni bene, di qualsiasi natura, debba rispondere a precise indicazioni normative, così da essere non solo sicuro, ma all’altezza delle aspettative degli acquirenti”, ha esordito Giavon. “Il mobile e tutto ciò che rientra nella definizione di “arredo” non fa eccezione ed è indispensabile che le aziende conoscano quali sono i loro doveri o, meglio, a quali test e prove debbano sottoporre i loro prodotti per ottenere le certificazioni indispensabili per poterli commercializzare nei diversi Paesi”. 

Catas dal 1969, nella sede di fondazione a San Giovanni al Natisone in provincia di Udine, lavora per migliorare l’affidabilità e la qualità dei prodotti a vantaggio degli utilizzatori e dell’ambiente, fino a diventare il più importante laboratorio in Europa per le prove, la certificazione e le ricerca per il settore del mobile e dell’arredo. Una storia e una competenza che dal 1994 è giunta anche in Brianza, dove è stata aperta una seconda sede proprio per offrire alle imprese di questo importante distretto gli strumenti necessari per poter esportare in tutto il mondo nel pieno rispetto di requisiti e normative internazionali. Un lavoro importante, di cui una parte significativa viene svolta proprio nel laboratorio di Via Braille a Lissone, oramai diventato un patrimonio riconosciuto del distretto. 

Anche grazie alla sede di Lissone Catas è oggi un centro di competenza a livello internazionale, forte di un fatturato che supera i 6 milioni di euro, oltre 10mila metri quadrati di laboratori, 50 tecnici altamente specializzati, due sedi, un ricchissimo catalogo di test, oltre 44mila prove effettuate ogni anno per duemila clienti in tutto il mondo, di cui ben il 40 per cento stranieri, dalla Cina agli Stati Uniti.

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