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Consegnato il primo marchio di origine italiana del mobile Catas e Cosmob

published on: 31 maggio 2018
Consegnato il primo marchio di origine italiana del mobile Catas e Cosmob
Nei giorni scorsi è stato ufficialmente consegnato il primo marchio di origine italiana del mobile secondo il nuovo schema di certificazione di prodotto di Catas e Cosmob. A riceverlo la Fantoni di Osoppo, in provincia di Udine, per la collezione di scrivanie per ufficio “Woods”, che ha completato tutti gli step di ispezione e verifica previsti sia sul processo produttivo e sul prodotto.
Fantoni diventa, di fatto, il primo “testimonial” di un marchio che sempre più diverrà, a livello internazionale, un immediato strumento per riconoscere l’origine e la qualità italiana, comprovata dai due più importanti laboratori nazionali attivi nella filiera legno-arredo. 

Prende dunque concretamente il via il percorso nel quale i due istituti italiani – basandosi su quanto dettato della norma italiana UNI 11674 Mobili - Requisiti per la determinazione dell’origine italiana dei mobili” – hanno deciso di investire competenze e risorse per definire un protocollo grazie al quale certificare con “regole certe” la qualità del prodotto “made in Italy”Un marchio di grande importanza a cui abbiamo lavorato con convinzione, insieme agli amici di Cosmob, fin dalla progettazione della norma nazionale. Ed è per noi una soddisfazione particolare che il primo a conseguire questo attestato sia uno dei protagonisti dell’industria italiana di settore”, ha commentato Andrea Giavon direttore di Catas. “Oggi, finalmente, abbiamo un marchio riconosciuto in tutto il mondo a tutela sia della origine della produzione che del rispetto dei requisiti di sicurezza di prodotto previsti dalle norme europee vigenti”, ha aggiunto Alessio Gnaccarini, direttore di Cosmob. 

Requisiti innanzitutto di processo, per individuare sul suolo italiano i luoghi in cui sono avvenute le fasi significative del ciclo produttivo; e requisiti di prodotto, perchè mobili e arredi fabbricati sul territorio nazionale non possono non garantire alcuni requisiti minimi legati principalmente alla sicurezza per gli utenti finali. Non solo: controlli duplici, in quantoentrambi gli istituti entrano in gioco nel rilascio della certificazione. L’azienda che intende conseguire il marchio decide innanzitutto con quale operare ed è quest’ultimo adeffettuare le ispezioni periodiche, i campionamenti a magazzino e le prove di laboratorio. Tutti i riscontri del lavoro svolto vengono successivamente condivisi con il secondo istituto e la delibera finale sulla concessione della certificazione è, dunque, frutto del lavoro di entrambi. Una procedura rigorosa che rafforza ulteriormente i principi che devono sottendere a questo marchio

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