Realizzazioni

HOTEL DUBROVNIK PALACE

Città: DUBROVNIK

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Anno: 2014

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Progettista: 3LHD

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Status: Completed

E’ bastato il solo progetto di esordio dello studio 3LHD nel settore dell’hotellerie di lusso per far sì che i suoi quattro partner – Saŝa Begović, Marko Dabrović, Tanja Grozdanić e Silvjie Novak – diventassero un punto di riferimento internazionale nel design ricettivo. Con l’Hotel Lone di Rovigno – insignito di premi quali il “Best Hotel Architecture Design Award 2012” o della targa “Victor Kovačić”, che ne ha decretato lo status di migliore architettura croata completata nel 2011 – il gruppo si è infatti conquistato in pochissimo tempo una notorietà tale da ritrovarsi sul tavolo commesse provenienti da importanti clienti mossi dal desiderio di confezionare grazie al loro aiuto un’ospitalità qualitativamente eccellente e di portata internazionale. Fa parte di questo elenco lavori la ristrutturazione dell’Hotel Dubrovnik Palace, storico indirizzo del gruppo Adriatic Luxury Hotels Group che ha riaperto nell’aprile 2014 a seguito di un restyling importante delle camere e del ristorante e di un nuovo e fortificato legame con lo scenario della costa. Gli ingredienti non sono cambiati rispetto al precedente modello: come al Lone, l’albergo di Dubrovnik gioca con superfici nitide, con forme lineari, con materiali e colori sofisticati, con un repertorio tessile e con disegni astratti ai quali è affidata la personalizzazione delle 277 camere e delle 37 suite. Poche sono le tonalità dominanti: il legno di rovere, che scorre nelle stanze realizzando una boiserie di circa un metro e che è impiegato per la maggior parte degli arredi fissi, è abbinato al tortora delle pareti e al sabbia della morbida moquette del pavimento; l’azzurro, il bordeaux o il senape degli imbottiti e il nero del piano dei tavoli e delle lampade da tavolo divengono invece delle eccezioni all’interno di una ferrea regola cromatica il cui obiettivo è una neutralità che sappia incorniciare il blu del mare. Ed è così che dalle ampie vetrate aperte su profondi terrazzini, la veduta è incondizionata: le rocce del litorale e le vicine isole Elafiti motivano l’essenzialità di un progetto il cui fine ultimo è proprio dare valore al paesaggio.
Di Beatrice Vegetti
Pubblicato su Suite n. 172 dicembre 2014

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