Realizzazioni

LIBRERIA BRAC

Città: FIRENZE

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Anno: 2016

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Status: Completed

Lo studio di architettura DEFERRARI+MODESTI, già autore diversi interventi nei quali emerge la vocazione per una originale sperimentazione su materiali e soluzioni costruttive, ha progettato e dato identità agli interni della libreria BRAC di Firenze, caratterizzati da idee ingegnose e tuttavia estremamente semplici, capaci di creare un’atmosfera accogliente e confortevole all’interno di uno spazio contenuto.
La BRAC si trova al 18 di via dei Vagellai, a un passo dalla Galleria degli Uffizi. Lo spazio multifunzionale di 75 metri quadrati offre una reinterpretazione dell’idea del classico café littéraire e comprende una libreria di arte contemporanea, un caffè e una cucina dove vengono preparati piatti vegetariani e vegani. La ricca programmazione culturale offerta negli ultimi anni ha accompagnato una varietà di incontri e di relazioni. È in questo contesto che sono nati gli stessi interventi di Javier Deferrari e Lavinia Modesti. Prima con un’installazione temporanea (realizzata insieme agli architetti Valentina Muscedra e Sergio Leone), poi alla messa a punto di una più integrata soluzione al problema acustico e infine al restyling che porta il locale alla configurazione attuale. La capacità di costruire relazioni è parte del successo di un luogo appartato e sorprendente, che offre al pubblico di Firenze un vivace confronto con la contemporaneità.
Il cuore dell’intervento di DEFERRARI+MODESTI è la corte di 65 metri quadrati che collega visivamente le due sale principali: uno spazio sorprendente, caratterizzato da verticalità, colore, flessibilità. Concepito con l’obbiettivo di limitare la trasmissione del rumore alle residenze circostanti.
Oltre 5.000 strisce di tessuto, di 9 diversi colori, larghe 5 centimetri e lunghe variabilmente tra i 75 e i 175 centimetri, scendono dall’alto e coinvolgono il visitatore in uno spazio emozionale.
Le strisce sono sospese a una struttura leggera, modulare, realizzata in cavi di acciaio, fissata ai muri perimetrali della corte a un’altezza che non supera i soffitti interni della libreria. Questo permette una variabilità di configurazione col tempo e con le stagioni, prestandosi quindi alle trasformazioni e alle diverse esigenze del caffè libreria. 
Al di sopra del sistema modulare, DEFERRARI+MODESTI hanno disposto un’ulteriore soluzione, volta a garantire un livello adeguato di assorbimento acustico nella fascia serale, nei momenti di maggiore affluenza del locale. Una sistema di tende a pacchetto, realizzate con tessuto tecnico fonoassorbente che utilizza come guide gli stessi cavi di acciaio e che, una volta aperte attraverso un preciso sistema di carrucole, vanno a coprire tutta la superficie della corte, limitando così la trasmissione di energia sonora verso gli appartamenti che vi si affacciano. La sua pavimentazione in granulato di grigio bardiglio accoglie un percorso segnato da lastre di pietra forte che riprendono la tessitura delle doghe di bamboo utilizzate negli interni.
Nella prima sala, una boiserie accoglie parte della collezione di libri e riequilibra le proporzioni dello spazio. Nella seconda sala, sedute più informali accolgono presentazioni di libri, reading e rassegne di fotografia.
Nella forma rinnovata del locale gli spazi, seppur contenuti, sono stati resi ancora più funzionali e confortevoli attraverso alcune soluzioni puntuali, come la trasformazione dell’ingresso, che ha portato a guadagnare uno spazio vetrina. Oppure la sostituzione delle librerie esistenti con moduli a parete dall’ingombro ridotto eppure capaci di offrire maggiore visibilità alla selezione dei libri. Il legno di rovere è impiegato per gli scaffali delle libreria e per i piani dei tavolini -appoggiati su vecchie basi in ferro di tavoli da giardino recuperati dai titolati nei mercatini- e fa da contrappunto al monocromatico bianco crema delle pareti. Il vecchio pavimento di grès delle due sale principali è stato sostituito con un parquet di bambù che regolarizza lo spazio. 
Gli architetti Lavinia Modesti e Javier Deferrari, che hanno scelto di lasciare in vista alcuni segni degli interventi di architetti intervenuti in precedenza, come Arabella Bettazzi e Giorgio Ferone, descrivono così la rinnovata libreria BRAC, riaperta al pubblico nella scorsa estate dopo l’ultimo restyling.
La vetrina di ingresso, periodicamente rinnovata con l’esposizione delle ultime acquisizioni librarie, di cartoline, di manifesti e di fotografie, è caratterizzata da una serie di elementi mobili intercambiabili che la titolare Melisa, bibliofila appassionata con interessi per la contemporaneità in tutte le sue forme espressive (arte, teatro, danza, cinema, fotografia), può facilmente rinnovare.

Photo credits: Anna Positano

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