Realizzazioni

Ristorante SCATTO

Città: TORINO

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Anno: 2023

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Progettista: STUDIO LAMATILDE

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Tipo di Intervento: Nuovo

lamatilde firma un importante progetto all’interno di una delle novità culturali più attese nella città di Torino, le Gallerie d’Italia, curando il restyling dello storico Caffè San Carlo e progettando il ristorante SCATTO.
Se da una parte il lavoro svolto dallo studio all’interno del Caffè San Carlo ha mirato a preservare l’identità di uno dei luoghi più ferventi della Torino del 1800, dall’altra il ristorante è stato progettato come luogo in linea con la modernità del nuovo spazio espositivo delle Gallerie d’Italia. Il ristorante SCATTO infatti si configura come uno spazio contemporaneo che omaggia e valorizza l’arte culinaria ispirandosi alla fotografia come linguaggio architettonico e allestitivo, da qui il nome scelto per il locale. In continuità materica e visiva con il nuovo museo Gallerie d’Italia, il progetto di SCATTO rende protagonista la luce che, mediante l’uso di materiali riflettenti, come acciaio e vetro specchiato, o di materiali assorbenti, come il legno, trasforma la percezione degli spazi bilanciando aree maggiormente in vista e zone più intime. Il concept architettonico crea un cono visivo che ha il suo vertice in corrispondenza del fuoco principale dello spazio: la cucina. Protagonista indiscusso, lo chef table rivestito in marmo Emperador, in continuità materica con il bancone del Caffè San Carlo, consente ai clienti di intrattenersi con l’arte culinaria degli chef come se stessero guardando dentro l’obiettivo di una macchina fotografica. Lo stesso atteggiamento torna anche in altri dettagli architettonici come i cielini insonorizzanti e illuminanti che riprendono la forma prospettica dell’area cucina. Entrando nel locale, si rimane colpiti dalla parete specchiata anticata con listelli verticali, dove si innestano delle lame di acciaio con funzione espositiva per i prodotti gastronomici in vendita. La lavorazione degli specchi anticati simula la grana delle pellicole fotografiche, portando negli interni un ulteriore riferimento materico a questa arte. Sul retro del tavolino della reception è mimetizzata l’area guardaroba, con rivestimento in legno noce Canaletto, che ha doppia funzione di separare anche la zona accoglienza dalla sala del ristorante.
Al centro della sala spicca un grande tavolo componibile caratterizzato da una forma scultorea che risalta rispetto alla linearità degli altri arredi, con la possibilità di essere utilizzato come tavolo conviviale o come tavolini singoli. All’interno dell’area privé, uno spazio più intimo con una finestra laterale che consente il contatto diretto con la cucina, troviamo invece il lampadario 2097/50 disegnato da Gino Sarfatti per Flosche richiama quello storico del Caffè San Carlo. Lo studio firma per SCATTO anche la parte visual, immaginando per i menu una grafica prospettica in linea con l’architettura, utilizzando linee nette per incorniciare ed accompagnare le diverse portate del ristorante.

Pubblicato su SUITE 214

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