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Apre Domò Sushi Milano
published on: 8 marzo 2024
Apre a Milano, in via San Marco, un nuovo indirizzo di cucina giapponese che, grazie a un imponente progetto di interior firmato Naos Design e una proposta food diversa da tutte quelle già esistenti in Italia, punta a inserirsi tra i locali più cool della città. Un progetto che si presenta per la prima volta in Italia con una visione del tutto nuova e molto trasversale, che rivoluziona la ristorazione giapponese come è stata vissuta fino ad oggi.
Il progetto di Domò Milano nasce da un’idea di Massimo Sun, giovane imprenditore asiatico già noto nella ristorazione romana, fondatore nella capitale dell’omonimo locale di successo Domò Roma, nel quartiere
Parioli. Accanto a lui nel progetto, Flaminia Ceccarini, in qualità di General Manager e “intelligenza emotiva” del team, donna di carattere sempre pronta a surfare l’onda del cambiamento e Antonio Dai, executive chef giramondo, insieme per guidare una squadra operativa, giovane ed elegante - come loro d’altronde- di oltre 80 figure.
L’imponente progetto del ristorante (1500 mq su due piani) è stato seguito dallo studio di architettura Naos Design con la durata di 5 mesi per lo studio di fattibilità e l’analisi di diversi concept, e di ulteriori 5 mesi per i lavori di ristrutturazione.
L’ispirazione è quella di un locale internazionale, grandioso e scenografico sin dal lussuoso atrio, così come appare la sala centrale dopo aver varcato l’essenziale ingresso aperto sulla facciata d’epoca. Vele come quinte scenografiche si inclinano sulla navata centrale attraversata dalle morbide forme curvilinee dei divani custom disposti a serpentina che circondano i tavoli. La palette scelta è fatta da tonalità naturali, calde, che giocano con la sabbia, la terra, il travertino, la ruggine e il legno.
In fondo alla navata una scala sale verso la consolle a specchio del dj, davanti al quale sullo stesso palco troneggia un banco per il sushi show fatto con blocchi monolitici a spacco in travertino naturale.
Sulla destra si apre una grande area dedicata a tutte le preparazioni fredde per le lavorazioni di riso e sushi. Sulla sinistra la cucina per quelle calde con gas, induzione e postazioni wok. Uno spazio a parte è invece riservato a caffetteria e dolci.
Sulla sinistra, sempre affacciata sulla scalinata si apre una seconda sala rialzata, caratterizzata da raffinate contro-pareti in lamiera metallica traforata e retroilluminata che mimano la texture della natura e delle foglie, avvolgendo diversi divani circolari free-standing in elegante velluto tecnico. Sono tavoli dedicati a chi cerca una maggiore privacy, senza perdere le vibes del locale.
Due le scale che portano al piano inferiore, in quella principale si viene accolti da una fontana in pietra quale memoria dell’edificio storico: anche qui due grandi sale con tavoli per cenare, una spaziosa cantina dei vini, bar-caffetteria e due salette privée con caminetto. Non visibili, tutti gli spazi tecnici (spogliatoi, lavaggio, locali di servizio, pulizia del pesce) necessari alla gestione di volumi importanti. L’intero impianto di illuminazione del ristorante è stato per questo progettato secondo la domotica con sistema di automazione Dali e può essere gestito totalmente da un tablet. Imponenti anche i lavori d’impresa e impiantistici, interessati da opere architettoniche propedeutiche alla realizzazione della nuova attività.
Per saperne di più su: NAOS DESIGN STUDIO
Pubblicato su Suite 221 - Maggio/Giugno 2024