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Apre Shimokita, il nuovo ristorante di tapas giapponesi firmato Luca Guelfi
published on: 9 maggio 2018

L’11 maggio 2018 aprirà a Milano, in via Archimede 14, Shimokita, un vortice di colori, manga, robot e sashimi che mira a trasportare nella città meneghina un angolo di una delle città più amate e controverse del mondo: Tokyo.
Ultima creazione dell’inesauribile estro creativo di Luca Guelfi, Shimokita è il locale dove fare aperitivo, cenare o fermarsi per un drink after dinner, nel cuore di quello che è il quartier generale del gruppo Luca Guelfi Company, a pochi passi dal messicano Canteen e il vietnamita Saigon.
Shimokita è il nome di uno dei quartieri di Tokyo meno conosciuto dai turisti ma sicuramente uno tra i più apprezzati dagli abitanti della città, lontano dall’incessabile caos delle vie centrali. Shimokita è l’anima creativa, pop e underground di Tokyo, dove le giovani menti feconde della metropoli d’Oriente vengono a rilassarsi e rigenerarsi. Questa è l’atmosfera che aleggia anche nel Shimokita milanese, che vuole ricreare una Tokyo quasi tascabile, da assaggiare e sorseggiare come mai fatto prima d’oggi.
In cucina lavorano in sinergia uno chef italiano e uno giapponese, Marco Fossati e Atsushi Okuda, per realizzare piatti innovativi, dove le classiche ricette giapponesi vengono rivisitate e rinnovate in chiave internazionale, con contaminazioni europee, asiatiche e sudamericane, e presentate in forma di tapas oppure roll, nigiri e sashimi.
Anche il dessert è di ispirazione giapponese, realizzato dalla food designer Ilaria Forlani che propone gelati speciali
Il bar è a sua volta luogo di ricerca e sperimentazione, e propone una selezione di birre giapponesi, signature cocktail e sake ricercatissima, da bere come aperitivo o dopocena ma anche durante il pasto, scegliendo l’abbinato consigliato per ciascuna ricetta.
I graffiti che caratterizzano fortemente il locale, donandogli una personalità unica, sono stati realizzati da Mr. Wany, artista italiano di writing e street art noto anche per le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia. Con i suoi graffiti Mr. Wany è riuscito a dare alle sale di Shimokita un effetto caleidoscopico, che avvolge e ingloba all’interno di una narrazione fumettistica, che include tutti i personaggi più classici della cultura manga.
Alle audaci pareti si accostano perfettamente le ironiche TITS Lamp di Venini, che firma l’illuminazione del locale inserendo anche il lampadario Diamantei in entrata.