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ATTICO il nuovo spazio per eventi dell’Hotel Litta Palace

published on: 20 gennaio 2020
ATTICO il nuovo spazio per eventi dell’Hotel Litta Palace
Attico, spazio molteplice situato all’ultimo piano dell’Hotel Litta Palace, ha appena aperto i battenti con l’intento di offrire ai propri ospiti un contesto di incontro dallo stile sospeso tra industriale e contemporaneo. 

Attico si propone come luogo di aggregazione per i clienti e non dell’Hotel Litta Palace, disegnato nel 2004 dall’architetto Luca Scacchetti e concepito come urban resort. Duecentocinquanta metri quadri interni a cui si aggiungono oltre cento metri quadri di terrazza affacciata sulle Alpi, concepiti come uno spazio per eventi di vario tipo: dalle company dinner ai concerti, dalle conferenze ai meeting, dai party alle proiezioni. Il progetto di restyling, voluto dalla proprietà, è stato affidato allo Studio Reveria di Laura Delfina Sari, che ne ha ridisegnato le forme al fine di alleggerire lo spazio, rendendolo più informale. La doppia esposizione vetrata, di cui una parete di quaranta metri lineari, rende l’ambiente particolarmente luminoso e leggero agli occhi. Materiali intensi, legni laccati, metalli, tessuti di varie intensità e trame, oggetti inusuali e decontestualizzati caratterizzano l’ambiente, strutturato a forma di T. All’ingresso di Attico, una zona bar caratterizzata da intonaco grezzo color terra, a contrasto col resto dello spazio grigio scuro, arredata con tavoli alti e sgabelli. A seguire lo spazio è suddiviso in due sezioni: l’ala sinistra è una lounge a tutti gli effetti, mentre l’ala destra è uno spazio mutevole, tecnologicamente avanzato, che può trasformarsi in base alle esigenze. Lo spazio interno dialoga con l’esterno, affacciandosi sulla grande terrazza, fluida e industriale, anch’essa modulabile, con catini, tronchi e botti al posto di tavoli e sedute. Forme arrotondate, boiserie, legni in noce naturale, pietre locali come il Ceppo di Gré si mischiano a tavoli in lamiera, carta da parati, tappeti morbidi e pezzi originali anni Cinquanta. Gli arredi sono in parte firmati da importanti marchi del design Made in Italy, ma non manca il custom made, realizzato grazie alla collaborazione di diverse realtà artigiane del territorio.

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