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Courmayeur Design Week-end: cresce il format che porta design e architettura in alta quota

published on: 17 febbraio 2023
Courmayeur Design Week-end: cresce il format che porta design e architettura in alta quota
Per tutta la stagione invernale, grazie alla collaborazione con DOS - Design Open Spaces, le telecabine dell’impianto Dolonne personalizzate da alcuni partner dell’evento (3M, Alessi, Boffi|De Padova, Cardex, Catelier, Courmayeur Mont Blanc Funivie, Deles Group, Delta Light, Dixpari, Eco Contract, Herman Miller, Jannelli&Volpi, JANUS et Cie, Kartell, Kindof, Le Bois du Montblanc, Living Divani, Lualdi, Poltrona Frau, Signature Kitchen, Slalom e WOOD—SKIN) offrono ai passeggeri l’accesso a contenuti virtuali, mentre sulle piste prosegue la caccia al tesoro a oggetti di design in realtà aumentata con cui è possibile interagire, creando accostamenti inaspettati tra arredi, complementi e  paesaggio.

Sei gli allestimenti firmati in centro e in quota quest’anno. A dare il benvenuto ai visitatori della località, nella centralissima Piazza Brocherel, è stata l’iconica Vanity Fair di Poltrona Frau in versione XXL, scenografica protagonista dell’installazione firmata da Gio Latis STUDIO con la collaborazione tecnica di Colsam. 

Alcune boutique del centro hanno raccontato il percorso progettuale dell’architetto Giulio Cappellini, Compasso d’Oro alla Carriera nel 2022, attraverso una selezione di oggetti e progetti esposti in vetrina nell’allestimento lucido e vivace dell’architetto e designer Ilaria Marelli. 

La Chiesa Valdese di Piazza Petigax è stata trasformata in un ‘Metaverso Gateway’ dall’installazione dello studio Giuseppe Tortato Architetti, che ha coinvolto l’Amsterdam University of Applied Sciences, DOS - Design Open Spaces, Materea Industries, Simplex, Wood—Skin, insieme ad Alpi e Vetreria Re, in un’interpretazione reale e virtuale, multidisciplinare e progressivamente smaterializzata degli algoritmi parametrici alla base dell’involucro di facciata di ‘The eye’, innovativo progetto firmato dallo studio a Milano. 

Al Courmayeur Centro Congressi, ‘L’ALPHAbeto del futuro’ di 967arch ha voluto trasferire il know-how maturato dal settore dell’ufficio al mondo della scuola, ancorato a modelli rigidi e ormai obsoleti. Analizzando il protocollo Well, che indaga le condizioni di salute e il benessere mentale di chi occupa uno spazio costruito, l’allestimento ha affrontato otto punti strategici ai fini del miglioramento del benessere degli studenti e dei livelli di apprendimento: ordine, luce, colore, acustica, mobilità, aggregazione, tecnologia e convivialità. Coinvolgendo nel progetto 3M, Alpi, AQForm, Herman Miller, Vitra, Cisco e Principle, con la partecipazione del Comune di Courmayeur e della Scuola Primaria ‘Pietro Micca’ di Milano per gli arredi d’epoca. 

Ad animare l’ampia struttura del Courmayeur Sport Center è stata l’installazione ‘Noosphere’, progettata da Park Associati e Piuarch. A partire dall’impronta della mano – segno primordiale di espressione dell’uomo – cinque episodi espositivi hanno raccontato i diversi modi in cui l’individuo definisce la propria identità in rapporto agli altri: We are individuals! / We are a family! / We are a community! / We are lovers! / We are a team!. In un percorso composto da set, i visitatori hanno potuto sperimentare lo spazio e ritrovare le relazioni che in esso s’intrecciano, interagendo con gli arredi firmati da De Padova, Delta Light, Dolomitisch, Jannelli&Volpi, Living Divani, Kartell, Provasi, Slalom, Tecno, Zanotta, con la partecipazione di Berger Textiles, Luceplan e dell’artigiano valdostano Edmondo Palmet. 

Il Museo Duca degli Abruzzi ha invece ospitato l’esposizione ‘Il rigore dello sguardo’, a cura di Fondazione 3M. Una mostra collettiva focalizzata sul valore geometrico, quasi grafico, delle immagini di fotografi diversi per stile ed età, a partire dai grandi nomi che si sono misurati con l’architettura, tra i quali Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin. Un estratto prezioso che racconta la storia e il valore dell’archivio di Fondazione 3M, al cui interno sono custodite oltre 110 mila immagini provenienti anche dall’azienda fotografica Ferrania acquisita da 3M negli anni Sessanta.

Ancora in centro, il Grand Hotel Royal e Golf ha offerto i suoi spazi in e outdoor alle creazioni di Steeles e Dixpari e alle realizzazioni (live) di 3M; mentre piazza Abbé Henry è stata trasformata in un salotto open air arredato con sedute firmate Kindof e oggetti sovradimensionati di Alessi. 

A farle eco sulle piste la snow lounge attrezzata a Plan Checrouit, all’arrivo della cabinovia Dolonne, che ha accolto anche l’installazione ‘Verso(il)bivacco Camardella’ firmata da Progetto CMR. Un omaggio alla memoria di Edoardo Camardella a cui è dedicato l’omonimo bivacco costruito sul ghiacciaio del Rutor a La Thuile. Il disegno di due frame lignei ha riprodotto il profilo del rifugio nel bianco del paesaggio alpino, mentre una serie di fotografie ha ripercorso le tappe di realizzazione della struttura, aggiungendo la possibilità di una visita virtuale al bivacco per amplificare l’esperienza e il coinvolgimento dell’utente.

Non è mancata la tradizionale salita a Skyway Monte Bianco, dove quest’anno, a Punta Helbronner, attraverso le creazioni di Dolomitisch, Le Bois du Mont Blanc e di ENRIART + E.MAGENTA, è stato lanciato il progetto Alps Made dedicato alla creatività delle Alpi, con la media partnership della rivista Images. 
Mentre alla stazione Pavillon, una Sala Cinema gremita ha assistito al ‘talk on top’ dell’architetto Piero Lissoni a colloquio con il giornalista Giorgio Tartaro.

Ottimi i riscontri anche per gli altri appuntamenti aperti al pubblico durante la manifestazione e sempre moderati da Giorgio Tartaro: dal Design TED, che ha coinvolto alcune aziende nel racconto della propria realtà, al dibattito sul rapporto tra arte e design che ha visto protagonisti l’architetto Giulio Cappellini e il gallerista Deodato Salafia, fino all’incontro ‘Architetti a confronto’, una riflessione corale di tutti gli studi presenti sul futuro dei luoghi di lavoro e degli spazi per l’apprendimento. 

Sana competizione e tanto divertimento hanno animato, venerdì 10, la 23esima edizione di skiCAD, la tradizionale gara di sci per architetti e designer, all’origine dello spirito conviviale di Design Week-end. 
Oltre 70 partecipanti hanno sfrecciato lungo la Pista Aretù con i tradizionali pettorali firmati Cardex, impegnati in uno slalom tra vere e proprie porte realizzate per l’occasione da Lualdi. A segnare il miglior tempo assoluto, l’architetto Marco Rivolta dello Studio b612 di Milano. Il sabato sera, al Jardin de l’Ange, i vincitori sono stati premiati con i trofei disegnati da Progetto CMR e realizzati sempre da Lualdi in collaborazione con la storica Falegnameria Clavel, e con i premi (ambitissimi) messi in palio dalle aziende partner dell’evento, tra cui quest’anno anche UniFor e Zonca Lighting.

Soddisfatta della crescita della manifestazione, l’organizzazione guidata da Paola Silva Coronel, architetto, allieva di Michele de Lucchi e Andrea Branzi, è già pronta a lavorare all’edizione 2024. 

Courmayeur Design Week-end è un evento parte del format Design Week-end, organizzato dallo Studio Coronel in partnership con Courmayeur Mont Blanc, con il patrocinio di ADI - Associazione per il Disegno Industriale, di Fondazione Altagamma e dell’Ordine degli Architetti PPC della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, con la collaborazione di Courmayeur Mont Blanc Funivie e di Skyway Monte Bianco.

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