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La collezione 2023 di tessuti Dedar
published on: 31 gennaio 2023

E' stata presentata oggi a Milano la nuova collezione Dedar, una rivisitazione degli archetipi tessili attraverso lo stile e il design dell'azienda di fama mondiale.
Sul primo versante, la nuova famiglia White Writings libera le possibilità innumerevoli
del bianco: un colore unico, perché contiene in sé tutti gli altri – come ci insegna la fisica
– e perché spalanca la porta alla luce — come ci insegnano i simbolismi stratificatisi nei
millenni. Non è certo un bianco indistinto: è materico, campìto di striature, sorprese,
gradazioni, grafismi. Le fibre si intessono in un arpeggio che moltiplica le dimensioni e
le suggestioni sensoriali. Un’imponente sapienza tessile è l’ingrediente indispensabile
di questo percorso.
Un’analoga capacità di esaltare la texture si manifesta nella ricerca di Texturologie VI.
La gamma cromatica, che resta generosa, si radica volutamente in uno spettro ridotto
ma sfaccettato.
L’attenzione va a fuoco in modo ravvicinato sulle nuance dei bianchi,
écru e grigi per portare alla luce la materia pura, in una tessitura di dettagli. Anche qui,
la conoscenza intima dell’arte tessile è l’elemento chiave. I tessuti diventano punto di
partenza per progettare ambienti vicini al gusto della tradizione francese, dagli interni
di J-M Frank alla seduzione dei grandissimi dell’Haute Couture.
Colore che torna protagonista nell’altro versante dell’offerta di quest’anno.
Lo è negli accoppiamenti giudiziosi, ma passionali, di Playful Stripes, tuffo deliberato nel
gioco con rimandi al mondo degli accessori di moda. Lo è nella varietà cromatica degli
uniti di Plain Classics, la cui gamma di tinte ricercate e delicate sostiene la forza di
armature, mani e texture in un comporsi di fibre, tra le quali un baby alpaca raro e
pregiatissimo è primo protagonista. Lo è infine nei Contemporary Archives, in cui il colore
è talvolta strumento di segno grafico netto e assertivo, ma ancora più spesso motore di
emozione, di luminosità, o di una eleganza degna della più radiosa gioielleria.
Dedar si addentra quest’anno nel labirinto degli Archivi per avventurarsi in un’esplorazione
a tutto campo. Si muove sul filo tra un’espressione artistica legata al periodo storico
dell’Astrazione e l’immediatezza di sensazioni che rimandano ora alla natura, ora a
culture extraeuropee. Segni incisivi, spesso marcati da un uso grafico del colore, nascono
da linee di volta in volta morbide e sinuose oppure rigorose e geometriche.
Carezzevoli al tatto, i tessuti vedono una forte presenza del velluto, affiancato dai rasi
e movimentato da intrecci jacquard.