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Il benessere secondo Stefan Rier, NOA founder & architect
published on: 30 novembre 2023
Partiamo da un presupposto: il concetto di benessere è quanto mai individuale, e come tale implica declinazioni diverse di persona in persona. Per questo, quando ci approcciamo al design di una SPA, il punto di partenza è sempre il fruitore finale: individuare e capire il target dell’hotel ci aiuta ad orientarci nella progettazione.
Un esempio che ben evidenzia la diversità degli spazi vocati al benessere è rappresentato da due nostre recenti realizzazioni: al Monastero Arx Vivendi, ad Arco, benessere significa scollegarsi, isolarsi temporaneamente dal trambusto quotidiano, in linea con l'antica funzione di un monastero di clausura del XVII secolo. Qui benessere è innanzitutto silenzio, allentamento dei ritmi, atmosfere rilassate. Diversa è la situazione al Falkensteiner Family Resort Lido, un hotel per famiglie in Val Pusteria, dove il benessere è pensato soprattutto per i bambini e si esprime quindi in movimento, divertimento e un percorso di gioco dinamico che si articola in stazioni sempre diverse.
Una costante del nostro modo di progettare il benessere è il non limitarci a considerare solo l’area wellness come spazio per la cura della persona, ma ampliare l’orizzonte a tutto l’edificio, agli spazi pubblici, alle stanze, alla parte non costruita. Così facendo entrano in gioco commistioni di funzioni inaspettate, e soprattutto, si instaura un rapporto più autentico con la natura, coinvolgendo tutti i 5 sensi: temperature diverse, profumi, suoni, ... tutto concorre a traghettare l’ospite in una dimensione parallela.
Il compito forse più pretenzioso che ci diamo quando disegniamo un’area benessere è infatti quello di creare spazi immersivi, in grado di influenzare i sentimenti e suscitare emozioni. Attraverso la scelta dei materiali, i giochi di luce, i colori e le forme, l'ospite deve poter entrare in un nuovo mondo. Ciò include anche l'esplorazione della capacità del corpo umano di rilassarsi, fondamentale per la progettazione delle aree benessere. In piedi, seduti, sdraiati, appesi, fluttuanti, dondolanti... l'obiettivo è creare uno spazio immersivo che conduca l'ospite nella propria dimensione di benessere e gli permetta di sperimentare in modo nuovo gli orizzonti fisici e tattili.
E infine, un ruolo fondamentale nel benessere è costituito dall’elemento acqua: il ruolo delle piscine è cambiato notevolmente negli ultimi anni, e dalla tradizionale piscina per le attività sportive si è passati a vasche dalle mille sfaccettature che evocano elementi naturali. Che si tratti di cascate, sorgenti o fontane, che siano in mezzo al paesaggio naturale o a quello urbano, ci invitano a soffermarci, a meditare o a stupirci. Quando si progetta una piscina, le superfici d'acqua giocano un ruolo decisivo, poiché spesso riflettono il paesaggio circostante e creano un forte riferimento al contesto. In questo senso, le piscine a sfioro sono uno strumento entusiasmante per sfumare deliberatamente i confini tra l'ambiente costruito e la natura. Se visivamente sfuggono in quanto l'acqua scorre via da tutti i bordi, fanno sì che la natura circostante diventi l'attore principale sul palcoscenico architettonico, portando grande teatralità nello spazio.
Per saperne di più su: NOA - NETWORK OF ARCHITECTURE