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Intervista a Riflessi
published on: 2 luglio 2020
Un’intervista di Fiorella Baserga al Presidente di Riflessi Luigi Fammiano
Iniziamo dal principio: quando è nata e come è nata l'idea del distretto
Tutto è cominciato con uno specchio. Un oggetto indispensabile e molto comune, ma io volevo crearne uno diverso, che non fosse banale, che fosse inimitabile. Ne ho parlato con un artista bravo, appassionato, che viveva a Napoli abile nel fare cornici lavorate a mano di alluminio: da questo incontro è nato Mito, uno specchio che racconta bene la nostra filosofia, la volontà di creare un prodotto riconoscibile, di quella qualità che solo il made in Italy può dare e che mantenga il legame con il territorio, le lavorazioni artigianali e il “fatto su misura”.
Oggi, oltre alla sede di 11.000 metri quadri ad Ortona (Chieti), Riflessi vanta uno showroom commerciale a Milano e altri 6 monomarca in città strategiche del paese, conta oltre 30 dipendenti diretti oltre ad un indotto importante sia nel territorio abruzzese che nei distretti delle eccellenze italiane dell’arredo.
Riflessi un nome che svela un pensiero, parliamo di specchi e illuminazione
Riflessi è un “nomen omen” che parla di noi e della nostra storia: lo specchio è un prodotto cruciale per noi e molto apprezzato, tanto da “meritare” un catalogo a parte, che presenteremo a brevissimo. Ma i nostri cataloghi sono estremamente vari, abbiamo un’ampia tipologia di arredi (dai tavoli alle sedute, dalle madie alle consolle, dagli orologi all'illuminazione) ognuno dei quali viene periodicamente aggiornato, arricchito e ampliato. Uno dei nostri punti di forza è l’ampissima gamma di personalizzazioni che proponiamo per i nostri arredi, dalle forme alle dimensioni, dai materiali, dai colori ai tessuti: i nostri sono prodotti che il cliente può far customizzare secondo il proprio stile e le proprie necessità senza dover fare alcun compromesso.
L'intervista continua nel PDF in basso.
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