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Ristorante IYO Aalto

published on: 11 dicembre 2019
Ristorante IYO Aalto
C'è una inedita e contemporanea idea di Giappone nel progetto che Maurizio Lai ha sviluppato per il nuovo ristorante IYO Aalto, la seconda insegna del gruppo dopo IYO Taste Experience, l’unico ristorante giapponese premiato con una stella Michelin in Italia.
Affacciato in Piazza Alvar Aalto, ai piedi di Torre Solaria, il ristorante evoca le suggestioni del Sol Levante attraverso una sensibilità non di maniera, lontana da stereotipi e luoghi comuni. Lo spazio, di 320 mq, si snoda in un percorso che abbraccia la grande cucina a vista, la cantina, l’esclusiva saletta Sushi Banco e il Ristorante Gastronomico. Materiali naturali – legno di noce, porfido, ottone, pelle – si combinano con elementi sofisticati e tecnologici.
Maurizio Lai definisce un ristorante dal sapore assoluto in cui si trovano, trasferiti nello spazio, i valori fondanti l’esperienza gastronomica firmata IYO. IYO Aalto coniuga infatti due anime in un unico gesto: la tradizione edomae di Tokyo con i più contemporanei sapori della cucina del Sol Levante. 
La transizione dall’esterno all’interno è definita da una bussola con lastre in vetro float e specchi fumé che dilata lo spazio, in un gioco di trasparenze e riflessi. All'interno si è accolti da un’installazione luminosa e un desk, realizzato in porfido grigio-verde fiammato e ottone, che con la sua forma organica introduce un dialogo tra forma e materia che continuerà per tutto il locale. Noce canaletto e porfido sono i materiali predominanti in tutti gli spazi. Le pareti, mai continue, definiscono e delimitano gli spazi senza isolarli mai del tutto: come il setto centrale in lastre di porfido “a spacco” affiancato a superfici bucciardate e tagli di vuoto. Mentre arredi e allestimenti sono interamente realizzati su disegno.
Una piccola sala ripropone per 8 coperti l’edomae zushi giapponese: un insieme di rituali che affonda le sue radici nell’epoca Bunsei (1818-1830), dove i nigiri sono preparati davanti all’ospite.
La parete di ingresso è realizzata con Brise Soleil in noce canaletto e lascia intravedere sia l’ambiente interno sia la grande vetrata che affaccia sul Bosco Verticale e la Biblioteca degli Alberi. Il banco è in noce canaletto, con piano di lavoro e piatti in porfido grigio-verde levigato, caratterizzati da sottili intarsi in ottone. Le sedute in pelle, con una struttura in olmo nero e un rivestimento su misura color cuoio, utilizzato anche per gli imbottiti della sala principale. Tra l’ambiente del Sushi Banco e quello del Ristorante Gastronomico, una scansione modulare in vetro contribuisce alla permeabilità degli ambienti, custodendo al suo interno antiche botti di Sakè.
Lo straordinario patrimonio della cucina giapponese viene filtrato dal sapere contemporaneo per offrire un’esperienza autentica e ambiziosa, in una sala pensata per accogliere un massimo di 38 coperti. Il noce canaletto riveste tutte le superfici dello spazio e il soffitto si impreziosisce con lacunari in lamine di vetro float: un tocco di leggerezza per ritrovare i codici classici dei soffitti a cassettoni reinterpretati da Maurizio Lai secondo un'estetica contemporanea. L’illuminazione dei tavoli è affidata a faretti che restituiscono la luce dove serve senza alterare l’illuminazione complessiva della sala. Tre cabinet lignei a parete scandiscono lo spazio. Progettati su misura, ripresentano alcuni dei dettagli ricorrenti del progetto: le viti in ottone, il legno, la pelle, il vetro. Come sospesi, sono circondati da una fuga che diventa elemento progettuale, interpretazione della poetica giapponese che considera lo spazio vuoto come bilanciamento di equilibri. I tavoli in legno presentano intarsi in coda di rondine di ottone e, al centro, un piatto girevole in porfido grigio-verde. Alle pareti si trovano pareti mobili scorrevoli in noce canaletto, che fungono da Brise Soleil e permettono di filtrare la luce esterna a seconda del momento e delle esigenze.
Infine, la cantina a parete, una delle più grandi mai realizzate: 3,5 m x 10 m, con 6 diverse zone di temperatura, per ospitare fino a 1600 bottiglie. E’ costituita da un’anima in acciaio inox lucido, presenta ante in vetro fumé riflettente (usato anche per il rivestimento del soffitto) e illuminazione interna.
La pulizia e il rigore formale definiscono il ristorante IYO Aalto con un linguaggio che rimanda alla tradizione nipponica senza ostentarne o riprodurne stilemi.

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