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Lapitec ottiene il marchio CE
published on: 12 luglio 2023
L’ottenimento del marchio fa finalmente luce su una categoria merceologica fino a oggi inesistente: la pietra sinterizzata. L’invenzione è italiana.
Dal 2012 la pietra sinterizzata ha percorso molta strada e oggi la sua qualità è riconosciuta dai professionisti del progetto, del design e delle costruzioni di oltre 70 paesi nel mondo.
Resistenza ed estetica: la pietra sinterizzata combina un’anima ecologica 100% minerale, che non prevede l’utilizzo di derivati del petrolio, e presenta una formula speciale totalmente priva di silice cristallina. Il merito va alla tecnologia Lapitec, oggi protetta da 25 brevetti internazionali, che affina i minerali a 1.500°C e, grazie a un processo di vibro-compressione sottovuoto, compatta il materiale e poi lo sinterizza a 1.200°C, dando forma a lastre in grande formato e a tutta massa. Di fatto, la pietra sinterizzata (diversa per proprietà dalle ceramiche, dalle pietre naturali e dalle pietre composite) era un materiale prima inesistente sul mercato, soggetto in modo differente alle normative in campo edile delle varie nazioni dell’Unione. Questo fino ad oggi, poiché l’EC (European Commission) ed EOTA (EuropeanOrganisation for Technical Assessment) hanno adottato un nuovo EAD (EuropeanAssessmentDocument) che definisce una nuova categoria merceologica, denominata appunto Pietra Sinterizzata.
Il Lapitec, unico materiale attualmente in grado di rispettare in tutti i suoi punti il documento, a seguito di test e con la compilazione di un’opportuna DoP (Declaration of Performance) ha ottenuto la possibilità di apporre il marchio CE per la categoria building. Oggi, a tutti gli effetti, è la prima e unica pietra sinterizzata nel mercato.
Per saperne di più su: LAPITEC