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Le nuove Suite di Park Hyatt Milano
published on: 10 aprile 2024
Nella cornice ottocentesca del Park Hyatt Milano - hotel cinque stelle lusso a due passi dal Duomo, con accesso diretto alla Galleria Vittorio Emanuele II - Flaviano Capriotti Architetti dà vita a un racconto contemporaneo sull’eleganza milanese, firmando il progetto delle nuove camere, tra cui meritano una menzione speciale le tre Signature Suite - Duomo, Montenapoleone e Brera - e le Suite Solferino e Fiori Chiari. Un intervento di riqualificazione estetica e funzionale degli spazi che ha visto coinvolte camere di diverse categorie e dimensioni, che esprimono in carattere, servizi e fascino il senso dell’ospitalità nell’altissimo di gamma.
In un rimando all’antica arte della lavorazione della seta, celebrata tra Milano e il Lago di Como, l’architetto ha scelto di rivestire le pareti delle Suite con carta da parati in seta color grigio perla, intervallandola a una boiserie in noce nazionale biondo, un materiale della tradizione qui utilizzato nella sua cromia naturale, morbida e opaca, per mostrare la vera essenza del legno. In tutte le Suite nuance neutre lasciano spazio ad occasionali tocchi di giallo e arancio, a ricordare le venature del cielo all’alba e al tramonto, con l’aggiunta ricorrente del verde petrolio, colore sobrio e sofisticato, molto usato negli interni milanesi, che ritroviamo in alcuni elementi d’arredo. Un tema fondamentale è quello dell’illuminazione: “la qualità della luce ha un’importanza critica, deve essere calda e generare le ombre e gli accenti giusti: un sistema d’illuminazione non si dovrebbe percepire, proprio perché deve avvolgere gli ospiti in modo soffuso, puntuale e naturale”, spiega l’architetto.
Nelle Suite all’ultimo piano l’architetto Capriotti ha definito una zona ibrida tra interno ed esterno, disegnata per essere riconoscibile: «il suo soffitto è in legno, a differenza degli altri presenti nell’appartamento, come se fosse una cellula di spazio esistente tra il dentro e il fuori» spiega. Collocate al sesto e ultimo piano dell’hotel, le Suite Montenapoleone e Duomo sono dotate di terrazzi e soggiorni concepiti con ampie parti a veranda per poter godere anche all’interno della loro atmosfera rilassata. Ritenendo che “ogni funzione abbia bisogno del suo spazio, di simmetrie, di assi visivi”, l’architetto ha tracciato un layout chiaro e funzionale: da un lato nelle Suite si apre la zona living, dall’altro c’è l’accesso diretto ai terrazzi che, in pieno stile Park Hyatt, consentono all’ospite di vivere nel centro di Milano, ma con discrezione, trascorrendo serate all’aperto circondati da confortevoli sedute e divani oltre che da un verde rigoglioso.
La Montenapoleone si sviluppa su 180 mq, ha un terrazzo di 35 mq e con le due camere connettibili anch'esse con terrazzi la superficie della Suite raggiunge i 260 mq. La Duomo, che deve il suo nome alla vista che offre sulla Madonnina dal suo terrazzo di 30 mq, dotato di area relax e Jacuzzi, occupa una superficie di 130mq ed è posta in connessione con un’altra Suite con terrazzo e con una camera di circa 40 mq.
Per saperne di più su: FLAVIANO CAPRIOTTI ARCHITETTI