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Le pietre semipreziose di Nemesi diventano una collezione di arredi
published on: 24 novembre 2025
Protagoniste di una bellezza silenziosa fatta di luce, energia, memoria sono le pietre semipreziose che Nemesi trasforma in superfici e oggetti d’arredo attraverso un processo che unisce tradizione artigiana, tecnologia e visione progettuale.
Nemesi è la storia di un nuovo inizio, che prende il via dall’esperienza di una famiglia attiva da decenni nella lavorazione
del marmo e dall’intuizione riguardo al fatto che le pietre semipreziose possano avere nuove interessanti opportunità
di mercato.
L’azienda guidata da Silvia Giannetti ha sede nel distretto lapideo di Verona, ma la storia di ogni progetto inizia molto più lontano: nelle miniere dell’India dove Nemesi seleziona agata, quarzo, ametista e altre varietà di semipreziosi con un approccio responsabile. La sostenibilità è insita nella cultura d’impresa del brand e si traduce nell’acquisto mirato sulle reali necessità per evitare sprechi e ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, in un’ottica di circolarità gli scarti vengono riutilizzati per creare nuove lastre o trasformati in graniglia per realizzare pannelli compositi.
Il complesso processo produttivo avviene in una dimensione artigianale e con grande attenzione al dettaglio: le pietre
tagliate manualmente sono accostate fra di loro in composizioni calibrate e tenute insieme con resine che garantiscono la resistenza e durabilità delle lastre finite, da cui si ricavano pannelli su misura per rivestimenti, pavimentazioni, piani di lavoro, ma anche elementi di arredo e oggetti-scultura.
Residenze di alto profilo, hotel di lusso, retail o spazi commerciali di pregio e il mondo dello yachting rappresentano i settori in cui l’azienda opera a livello internazionale per dar vita a spazi dell’abitare capaci di trasmettere esperienze sensoriali uniche. Le pietre vengono trattate con un inedito approccio culturale che consente di interpretarle in chiave minimalista, delicata, contemporanea.
Con questo metodo si è definita anche una collezione di arredi firmata da Matteo Agati, destinata a coinvolgere altri
designer in un progetto corale. Tavoli e complementi prendono forma in un dialogo equilibrato fra la potenza visiva delle texture dei semipreziosi e le campiture piene ottenute dalla verniciatura del metallo. Le forme scultoree e monolitiche esplorano la purezza delle geometrie o la tattilità delle linee stondate evocando scenari primordiali, un lusso sussurrato, in cui il naturale decoro della pietra diventa elemento generativo del progetto.









