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MALIGNO

MALIGNO
Questa storia inizia dall' intuizione e dalla saggezza del capostipite Salvatore Maligno che nel lontano 1947 aveva saputo armonizzare nella sua bottega artigianale la tradizione ebanistica del Barocco Siciliano e la sapienza di quella Piemontese, dando vita ad un modo di creare e realizzare importanti opere, ove la cultura del legno si univa ai primi passi dei nuovi strumenti tecnologici. La sensibilità e la grande passione con cui veniva affrontato un lavoro, qualunque esso fosse, dimostrava la maestria, la capacità e la profonda conoscenza di tutti i mezzi espressivi della lunga tradizione dell' ebanisteria Italiana.La bottega, o anche la piccola fabbrica, diventano un grande laboratorio di sperimentazione. Ci si accorge che alla base dello sviluppo non ci può essere che l'innovazione, che passa attraverso al mai accontentarsi di ciò che è consueto ma intraprendere instancabilmente nuove strade per raggiungere risultati a volte insperati. Nel talento di Giorgio Maligno si fondono amore per l'armonia e per le proporzioni, derivato dalla sua esperienza musicale con la tradizione straordinaria di un sapiente passato artigianale. I primi macchinari a controllo numerico trasformano il legno in un ciclo produttivo, che ormai si affaccia ad una dimensione industriale. Questo passo, questo testimone viene dato ora all'intelligenza, alla caparbietà e al coraggio di Andrea Maligno, che, con il fratello Leonardo Maligno, apre la fabbrica ovvero questo incredibile laboratorio di idee all' apporto ed agli stimoli del mondo culturale esterno. Lo spazio di produzione si popola di architetti, di designer alcuni dei quali di fama internazionale, il cui contributo non può che servire a progettare il futuro.

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