SPICA MILANO

Il progetto di Spica è firmato dallo studio Vudafieri Saverino Partners, che hanno riletto gli spazi dalle sei vetrine affacciate sulla strada: completamente apribili conferiscono luminosità all’ambiente, creando continuità fra l’interno e l’esterno. Ad ognuna di esse corrisponde una tenda colorata, preludio dell’universo cromatico che caratterizza l’interno. I clienti sono accolti all’ingresso da un imponente bancone di 8 metri che si ispira ai bar milanesi anni ’60 con uno sfondo di vetro anticato, il piano in ottone polverizzato, e la lunga bottigliera sospesa. L’adiacente zona lounge si compone di quattro tavoli rotondi che presentano la medesima finitura del bancone. Il muro è stato riportato al suo aspetto naturale per enfatizzare le stratificazioni del tempo, ed il pavimento in seminato ha delle integrazioni in cemento sulle parti mancanti. La sala ristorante si caratterizza per una disposizione estremamente flessibile dei tavoli, e il mobile della service station crea un suggestivo angolo con il pavimento in legno e le piante su ghiaia, dando la sensazione di trovarsi in un piccolo giardino. Colonne e pareti sono arricchite dalle opere di Jaco Sieberhagenc, che ironizzano sui simboli della cultura italiana. All’interno del bagno spiccano il lungo lavabo dalla vasca unica e scocca in laminato e gli specchi Seletti, decorati con motivi tipici del brand.