BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI TRENTO
Città: TRENTO
|Anno: 2016
|Status: Completed
Il 19 novembre 2016 è stata inaugurata la nuova Biblioteca Universitaria di Trento, progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop nell’ambito del progetto Le Albere, l’intervento di riqualificazione urbana dell’ex area Michelin.
La nuova Biblioteca, situata in un edificio che si sviluppa per 7 piani, di cui 5 fuori terra, si estende su una superficie di 6.752 metri quadrati e ospita al suo interno circa 480.000 volumi disposti su 10.000 metri di scaffalature.
Una hall affacciata sul quartiere Le Albere e sulle montagne collega insieme i due grandi corpi di fabbrica che compongono l’edificio. La hall, situata in prossimità della zona di consultazione, ospita un’area destinata al prestito dei libri mediante supporto informatico e una postazione per gli utenti che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento.
Al primo piano dell’edificio sono situate sia una sala multimediale sia gli uffici, al secondo piano, invece, si trovano gli spazi studio e una sala polifunzionale.
Altri due ampi spazi per la consultazione sono presenti al terzo piano, mentre al quarto vengono collocate le collezioni ed altre due aree studio.
Infine, al di sotto di una copertura di cristallo, il quinto piano ospita un’altra sala consultazione. Nei due piani interrati si trovano invece i parcheggi e i depositi.
Tutti gli ambienti sono estremamente luminosi grazie alle ampie vetrate che si affacciano verso l’esterno e all’utilizzo sia di una palette cromatica in nuance chiare come il crema e il bianco, sia di una palette materica composta da cristallo, acciaio, pietra e legno di bambù, quest’ultimo scelto non solo per le sue caratteristiche cromatiche ma anche per la sua resistenza e sostenibilità.
Molte delle scelte progettuali adottate sono state improntate alla sostenibilità, come i pannelli fotovoltaici in copertura, il riscaldamento a trigenerazione per la produzione allo stesso tempo di energia elettrica, calore ed energia frigorifera per la climatizzazione e un sistema di recupero dell’acqua piovana per gli impianti di irrigazione.
Questi elementi hanno permesso all’edificio di ottenere la certificazione LEED Gold.
Crediti fotografici: Enrico Cano