Realizzazioni

MISS CLARA HOTEL BY NOBIS

Città: STOCCOLMA

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Anno: 2014

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Progettista: WINGERDHS

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Status: Completed

Conterà in tutto solo una decina di edifici Art Nouveau il centro di Stoccolma e il Miss Clara è uno di questi. Proporzionato e ben distante dalle derive eccessivamente decorative a cui si è soliti pensare riferendosi ai risultati di questo movimento, è annoverato come uno degli episodi più felici dell’architettura di inizio novecento della capitale svedese: il basamento in cui è ritagliata la colonna di ingresso dai motivi floreali, le finestre ad arco, la tridimensionalità dei prospetti sono opera dello studio Hagström & Ekman, che concluse il progetto nel 1910. E’ all’interno delle sue facciate vibranti e dei delicati decori mutuati dal mondo naturale che la catena Nobis ha deciso di insediare l’ultima delle sue strutture: una vera e propria celebrazione dello “Jugend” – per riprendere il termine con cui lo stile veniva chiamato nella città -, una esplicita consacrazione all’artigianato svedese attivo tra la fine del XIX e il XX secolo. La nuova meta ricettiva fa rivivere l’atmosfera autentica e genuina del complesso alla luce delle più moderne tecnologie: l’anima sincera del luogo è restituita grazie al progetto di Gert Wingårdh, assolutamente minuzioso nel recupero filologico sia per quanto riguarda l’involucro che gli spazi interni. Qui, gli alti soffitti e le ampie finestre sono lo sfondo di un arredo realizzato utilizzando in gran parte pezzi di antiquariato come testate del letto e tavolini o nuovi complementi ispirati al liberty. Intonaco rigorosamente bianco, pelle e legno scuro sono i materiali che compongono le 92 camere, decorate da pochi elementi: le lampade orientabili a parete ai lati del letto, la specchiera con coronamento ad arco appesa alla parete, la boiserie con lavorazione a spina di pesce, le leggere curvature del mobilio consegnano spazi confortevoli e del tutto fedeli all’originale. Ma la tensione nel delineare l’antico viene tuttavia stemperata da particolari contemporanei come faretti o quinte di vetro che separano la zona dei servizi da quella del riposo mentre dotazioni tecnologiche tramutano l’opera di “revival” in qualcosa di decisamente “smart”.    
Di Beatrice Vegetti
Immagini: copyright Felix Odell

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