MONDRIAN DOHA HOTEL
Marcel Wanders ha firmato l’interior design del Mondrian Doha Hotel, inaugurato nell’ottobre 2017.
Il progetto, primo hotel di Wanders completato in Medio Oriente, è stato realizzato in collaborazione con lo studio South West Architecture per la società di ospitalità SBE – Global Hospitality Company.
Situato nella West Bay Lagoon di Doha, l’hotel ospita al suo interno 211 camere, 59 suite, un’enorme sala da ballo di 2.000 metri quadrati, diversi bar e ristoranti e la SPA più grande al mondo.
L’interior design, studiato fin nei minimi dettagli, investe con il caratteristico stile di Marcel Wanders tutti gli ambienti, dalla hall ai ristoranti, dalle camere standard alle suite.
Gli elementi decorativi, pensati appositamente per l’hotel, si ispirano alla cultura e alle tradizioni locali, dalla scrittura araba alle atmosfere dei souk, oltre che agli schemi compositivi arabi e alle immagini raffigurate nella raccolta di fiabe “Le mille e una notte”.
Gli ospiti, entrando nell’hotel, si trovano immersi in uno spazio fiabesco ed evocativo: la hall d’ingresso è punteggiata da bianche colonne giganti decorate con uova d’oro accostate a lampadari incassati all’interno di grandi campane metalliche verniciate oro.
La sala adiacente è caratterizzata da sculture bianche in stile “albero della vita” combinate con lampadari barocchi, sedute dai toni neutri e tappeti floreali fotorealistici del marchio Wanders Moooi.
L’atrio, invece, è dominato da una scala elicoidale che si estende per quattro piani, che conduce gli ospiti a una piattaforma panoramica. A renderla un elemento scultoreo, ancora più della sua particolare forma, sono le sue balaustre verniciate nere, intagliate quasi fossero un merletto. Lampade giganti illuminano lo spazio sottostante dove gli arredi e le sedute nei toni del beige richiamano i colori dei deserti del Qatar.
L’uso di stampe e motivi contrastanti culmina, infine, nella grande piscina situata al ventisettesimo piano sormontata da una cupola in vetro colorato con motivi floreali che si contrappone alla pavimentazione a scacchiera bianca e nera.
Crediti fotografici: Marcel Wanders