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PALAZZO DURAZZO - GENOVA
Città: GENOVA
|Anno: 2024
|Tipo di Intervento: Recupero
|Status: Home, Completed
Nel cuore della città vecchia, affacciato su via del Campo da un lato e sul porto antico dall’altro, Palazzo Durazzo ha introdotto un nuovo concetto di ospitalità a Genova. Proprietà dei discendenti della famiglia genovese che ne commissionò la costruzione più di quattrocento anni fa, questo palazzo ha recentemente riaperto le porte dopo un restauro durato sette anni.
Oggi l’hotel offre dodici suite, ognuna diversa dall’altra, un lounge con bar sviluppato su due piani e una sala affrescata per la colazione con vista sul porto.
LA RINASCITA DI UN CAPOLAVORO La costruzione del Palazzo fu commissionata nel 1624 dalla famiglia Durazzo per accogliere gli ospiti più illustri in visita a Genova, poiché il suo sfarzo rappresentava il potere della Repubblica.Dopo anni in cui venne utilizzato come campus universitario, l’edificio torna oggi alle sue origini a seguito del restauro curato dall’Architetto Emanuela Brignone Cattaneo e sotto la direzione artistica di Cesare Barro, con l’obiettivo di trasformare la scena dell’ospitalità in città. L’idea alla base del progetto è sempre stata quella di rispettare quanto più possibile l’eredità storica del palazzo, mantenendo le sue caratteristiche architettoniche originali, tra cui la facciata sontuosamente decorata, i saloni eleganti, gli affreschi e il pavimento del terrazzo, apportando un tocco contemporaneo grazie all’esposizione di opere di artisti come Sam Falls, June Paik e Tomás Saraceno.
UN’ICONA REINVENTATA
Ogni suite dell’hotel – progettata per essere unica – abbina sapientemente elementi storici e pezzi d'antiquariato, al design italiano contemporaneo. Per gli amanti dell’arte barocca la suite Il Doge, con vista sul porto e il soffitto affrescato che celebra la gloria del primo proprietario Stefano Durazzo; la Quattro Stagioni, con il letto a baldacchino e una cappella privata al suo interno, oppure L’Oriente, dove la carta da parati Chinoiserie importata dalla Compagnie des Indes si sposa perfettamente con i tritoni del XVII secolo affrescati da Domenico Parodi. Considerato come uno dei più importanti artisti della sua epoca, Parodi era molto richiesto dalle famiglie più facoltose di Genova ed era a capo di uno degli studi più importanti della città, dove lavoravano scultori, pittori e progettisti. Il forte legame della famiglia Durazzo con il mare trova il suo climax nella suite La Conchiglia, il cui soffitto tanto evocativo quanto spettacolare è costellato di conchiglie. Al piano superiore, infine, si trovano le suite più moderne, come La Cupola, completamente bianca; I Costumi, caratterizzata da una palette di toni neutri e Le Ceramiche, un assoluto santuario di pace e tranquillità.
Pubblicato su SUITE 220