Realizzazioni

PIECE OF PARADISE

Città: SOFIA

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Anno: 2014

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Progettista: STUDIO MODE

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Status: Completed

Si potrebbe utilizzare il termine inglese “glossy” per dare una prima ma efficace descrizione del progetto “Piece of Paradise”, bar e ristorante aperto pochi mesi fa nel centro di Sofia su progetto dello Studio MODE. Glossy sì, perché il candore luminoso delle finiture impiegate nel locale ricorda la carta impiegata per le fotografie, quasi ad effetto vernice, riflettente e lucida, sulla quale sono progressivamente impresse immagini durante il processo di stampa. L’effetto brillante di superfici, arredi fissi e piani dei tavoli è tale da divenire il supporto ideale dove poter introdurre l’elemento decorativo, formandone una perfetta cornice. Il bianco è così puntualmente ritagliato per accogliere il leit motiv del concept elaborato da Svetoslav Todorov e si arresta a simboleggiare uno stato bidimensionale, una condizione neutrale sul quale sono esaltati avvenimenti estetici di rilievo. Entro un simile scenario volutamente indefinito, le eccezioni si fanno ovviamente manifeste: tutte rigorosamente caratterizzate a partire da un modulo esagonale - forma selezionata in quanto rispondente alla planimetria dello spazio di intervento – e tutte realizzate in legno, divengono strumento ideale per identificare, con la loro dinamica iconicità, specifici ambiti funzionali. Il bancone è così inquadrato da un innesto fortemente tridimensionale la cui definizione morfologica acquista le sembianze di un alveare fitto e geometricamente ineccepibile e rompe, con la sua traccia naturale, la pervasiva artificialità dell’ambiente. Con identica modalità, la soluzione indicata è adottata anche in corrispondenza delle pareti alle quali sono addossati i tavoli neri e bianchi dalla finitura laccata lucida, attorniati da comodi divanetti rivestiti in tessuto di colore grigio. La regola geometrica si impadronisce dello spazio, lo scandisce, lo esalta; lo racchiude, infine, entro chiari principi proporzionali e si fa alter ego di un fondale asettico che alla vista sembra addirittura impalpabile.   

Immagini: copyright Minko Minev
Di Beatrice Vegetti
Pubblicato su Suite n. 171 ottobre 2014

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