Realizzazioni

MUDEC RESTAURANT

Città: MILANO

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Anno: 2015

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Progettista: STUDIO ROTELLA

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Status: Completed

Un “gentlemen club”, all’interno del Museo Delle Culture. Questo il pensiero creativo alla base del progetto del ristorante firmato dall’architetto Fabio Rotella, inaugurato a marzo 2015 all’interno del nuovo MUDEC-Museo Delle Culture di Milano. Identità, riconoscibilità ed emozione, questi gli obiettivi principali nell’ideazione del concept di un luogo per l’ospitalità e la convivialità all’interno di un museo: permettere al visitatore di nutrirsi di arte di tutto il mondo per poi immergersi in uno spazio senza epoca, dove il tempo scorre lentamente al fine di cogliere dettagli e suggestioni di un’epoca o forse più. 
Il Museo delle Culture costituisce un nuovo punto di riferimento internazionale per la città di Milano, un contenitore in cui la storia e l’arte del passato sono comunicati e condivisi in chiave contemporanea; da qui l’esigenza di pensare a uno spazio, che abbia nel suo cuore la cultura e l’estetica generata dall’incontro di più stili e memorie, rilette nella modernità e per i visitatori di tutto il mondo. Naturale svolgimento è stato pensare a un “gentlemen club”, una idea fondata sul senso di appartenenza e riconoscibilità. 
In un momento storico dove gli spazi sono polivalenti e senza identità, la sfida è stata quella di tornare al mood del circolo, per creare un environment caldo, confortevole, quasi domestico e avvicinarsi ad una delle tradizioni italiane più antiche, quella del salotto. In Italia “fare salotto” è un modo di dire che riassume una delle abitudini più note del paese e che riporta immediatamente ad un determinato mondo di riferimento. L’accoglienza, la convivialità e la possibilità di condividere informazioni e passioni. Questo è l’obiettivo del progetto, creare il “salotto dell’arte”.
Il ristorante risulta suddiviso in 3 aree: dall’ingresso si accede direttamente alla zona bar disegnata da materiali nobili della tradizione come la pelle, il velluto, il legno, l’ottone e lo specchio. Il bar funge da filtro spaziale che conduce il visitatore attraverso un cammino longitudinale alla sala ristorante, il centro del progetto. La sala ristorante è caratterizzata da una boiserie tridimensionale in legno noce tinto con diverse colorazioni che corre su tutta la parete come una macro decorazione; un mix di tradizione e innovazione, dettato dalla finitura lucida della boiserie, dagli inserti in onice e dalla luce ambrata delle gole retroilluminate. Finiture murali dai toni leggeri grunge, carta da parati e una pavimentazione in teak completano la scatola architettonica. Effimere quinte, realizzate con catene color oro delineano i percorsi all’interno della sala; volti e decori impressi nel gesso si stagliano sul soffitto a creare un’ installazione. Tendaggi sofisticati e avvolgenti, celano ma non oscurano la terza area del progetto: il dehor, un’area esterna caratterizzata da una parete in pietra e verde naturale. Un’omaggio all’orto verticale, a comunicarci e ricordarci il rispetto della natura e del pianeta. 

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