Realizzazioni
Ristorante MYAMA - Milano
Città: MILANO
|Anno: 2025
|Progettista: NAOS DESIGN STUDIO
|Tipo di Intervento: Restyling
|Status: Completed
Quando - esattamente 15 anni fa - Cristina Hu e il marito Daniele Zhang, aprirono le porte di Miyama, uno dei pochi ristoranti giapponesi della zona, la loro “sushi house” su due piani divenne subito un indirizzo di riferimento per gli appassionati di cucina nipponica che qui potevano trovare diverse specialità sia nella conosciuta versione dei crudi sia in quella meno nota dei piatti cotti.
Oggi Miyama, elegante dimora del sushi, torna ad accendere le sue luci su San Siro dopo una ristrutturazione totale ad opera dello Studio di Architettura e Progettazione Naos Design
Il progetto firmato dallo studio di architettura milanese Naos Design non è stato solo un semplice intervento architettonico, ma un percorso che ha attraversato l’essenza giapponese e la matericità più propriamente italiana, fondendo in un elegante tutt’uno rigore compositivo e accoglienza emotiva, quella speciale dei padroni di casa.
Miyama si sviluppa su due piani: al piano terra le cucina, il banco sushi, una prima sala con il bar, una seconda sala intera e una veranda affacciata sul giardino; al primo piano una sala divisa in due ambienti, oltre bagni e spogliatoi.
Il progetto architettonico è stato costruito attorno al principio della verticalità: elementi separatori snelli, arredi a tutta altezza e strutture leggere che scandiscono lo spazio con ritmo e precisione. Le linee verticali non dividono, ma guidano lo sguardo e creano una percezione fluida e ordinata, amplificata da una luce diffusa che modella le superfici e accompagna gli ospiti in un percorso visivo e culinario.
Protagonista il travertino, in diverse declinazioni (rigato/levigato al naturale ed effetto juta) materiale iconico della tradizione italiana, che qui si fonde con il legno in rovere tinto scuro e con il metallo nella finitura champagne: una palette che evoca le atmosfere orientali e minimaliste di un quartiere alla moda come Ginza. Se la raffinata tradizione italiana si esprime nella scelta dei materiali, il Giappone si ritrova nel rigore e nell’essenzialità degli arredi: ogni complemento è stato pensato per rispettare l’ordine delle cose e degli spazi: vasi, ornamenti, lampade e oggetti decorativi si inseriscono con discrezione, contribuendo a un’estetica essenziale, sobria e contemplativa. Le sedute in bouclé, i tavoli in marmo Emperador, le applique-lanterna a parete e le vetrate a tutta altezza creano un ambiente intimo e raffinato, dove ogni dettaglio è calibrato per generare armonia. Fondamentale è la connessione con l’ambiente esterno: il giardino giapponese, visibile dalle ampie vetrate della veranda, la sua vegetazione curata e l’illuminazione a piantana gli conferiscono un ruolo centrale e simbolico, evocando l’ospitalità d’ hotellerie dal lusso discreto e avvolgente.
La luce avvolge gli ambienti con calore diffuso, creando un’atmosfera che invita alla relazione e a godere i piaceri della serata.

