Realizzazioni
THALI
Blacksheep ha completato il progetto di interni per “Thali”, un ristorante indiano non solo nelle portate ma anche nell’anima, situato a Oxford. Nato nel 1999 come food truck al Glastonbury Festival, ha riscosso un incredibile successo tanto che sono stati aperti sei ristoranti in tutto il Regno Unito.
Incaricato di ideare un nuovo interior design per il brand e per il nuovo ristorante, lo studio Blacksheep ha intrapreso un intenso e coinvolgente viaggio di ricerca a Delhi per scoprire la vera cultura indiana, che ha fornito al team una vera e propria ispirazione per tutti gli aspetti del design.
Il design è stato sviluppato a partire dalla sovrapposizione di tre layer materici: il primo, composto dai mattoni di cotto e dai materiali grezzi a vista trovati sul sito esistente, che rimandano all’architettura vernacolare indiana; il secondo, fatto di colore, elemento fondamentale della cultura indiana che riflette l’intraprendenza e l’identità personale; e il terzo, costituito da materiali lo-fi, che aggiungono calore e domesticità al locale.
Tutto il ristorante, progettato come un open space, cerca di riflettere i valori della cultura indiana legati alla convivialità del cibo e al senso di comunità.
Un grande muro di mattoni a vista tappezzato di poster offre uno scenario in continua evoluzione: ogni volta che viene cambiato il menù viene applicato un nuovo livello di poster al di sopra di quelli già presenti, creando così un collage in continua evoluzione che riflette il carattere del locale e richiama le strade di Delhi.
La cucina, aperta verso la sala, consente ai clienti di assistere alla preparazione dei loro piatti, caratterizzati dai sei sapori della cucina indiana: dolce, amaro, salato, aspro, acido e speziato.
Un grande tavolo centrale, invece, permette agli ospiti di riunirsi, anche in grandi gruppi, e condividere il cibo e sperimentare.
Ma l’elemento che riflette al meglio l‘autenticità indiana è il lavabo rosa pallido in Jesmonite dove i clienti possono lavarsi le mani prima di consumare il proprio pasto, proprio come il rito religioso indiano prevede.
Gli arredi, disegnati da Blacksheep e realizzati localmente, così come i tessuti, hanno visto l’utilizzo di materiali di recupero riproposti in chiave nuova a cui sono stati accostati dischi in vinile, vasi in vetro e metallici e oggetti trovati in India.
A completare lo spazio e a donare armonia è la palette di colori utilizzati, dove l’ocra, il rosa e il grigio intendono richiamare la polvere e la foschia delle strade di Delhi ma anche i mercati e le spezie.
In questo contesto il termine indù "Jugaad", che significa sfruttare al meglio ciò che è disponibile e fare di più con meno, è perfettamente espresso e dà vita, nella sua semplicità, a uno spazio autentico e unico.
Crediti fotografici: Blacksheep