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Nuovi Hotel tra sfide e opportunità: 1^ puntata
published on: 14 gennaio 2021
Se fino a qualche mese fa le nostre vite frenetiche erano accompagnate dal diktat di dover ottimizzare il tempo, che ci sembrava sempre così poco, già durante lo scorso lockdown, tra chi era costretto in casa e chi pensava a come far ripartire la propria attività conformemente con le nuove norme, si è aggirato un altro spettro: la mancanza di spazio.
Il questionario “Il tempo delle domande” realizzato insieme alla collaborazione di uno psicologo e promosso da Eclettico Design–laboratorio italiano di architettura dell’ospitalità nonché uno dei più recenti brand di Lomabradini22 – restituisce la fotografia di un comparto, quello alberghiero, che, seppur gravato dall’impasse decisionale e dell’incertezza nell’interrogarsi su un Dopo irreversibile,si prepara a rivoluzionare la concezione dello spazio e della sua fruizione.
Tra le risposte restituite dal questionario, si può notare come – tra chi si dichiara “del tutto d’accordo” e quelli del “prevalentemente d’accordo” – due persone su tre ritengono che la sicurezza individuale rivestirà un ruolo primario a discapito della socialità e che il concetto di “distanza di sicurezza” cambierà il nostro approccio psicologico verso l’altro, anche sul luogo di lavoro.
Secondo gli interrogati, si assisterà a un più spinto rafforzamento della comunicazione digitale e dell’intelligenza artificiale, sia per il controllo dello stato di salute dei clienti all’interno degli spazi comuni delle strutture ricettive, sia per il tracciamento del contagio. Oltre a questo, gran parte degli interrogati ritiene che si dovrà privilegiare la programmazione delle attività rispetto a una più immediatezza e spontaneità dell’azione: dovremo cioè cambiare la nostra abitudine del tutto e subito.
Gran parte di noi, dunque, sta vivendo un’epoca storica di totale ripensamento dei propri paradigmi, in cui la sicurezza personale viene per prima; in cui la sorveglianza, termine che in una fase pre-pandemica era inviso ai più, è anzi auspicabile ed auspicata, nonché delegata ai moderni apparati tecnologici.
Rispetto a queste nuove paure ed esigenze, il questionario fa emergere una maggior fiducia verso le grandi catene alberghiere, che, in ragione di una superiore disponibilità economica, sembrano offrire più sicurezza nell’affrontare prontamente un improvviso cambiamento rispetto a brand minori o ad attività più piccole, come gli alberghi a conduzione familiare, ancora molto diffusi in Italia.
Su questi temi sfidanti, lo scorso 25 giugno, una riunione di redazione presieduta dalla Direttrice di Suite, Fiorella Baserga, ha voluto indagare, attraverso il confronto con progettisti, albergatori e aziende del comparto alberghiero, su come reinventare gli hotel sul piano della loro progettazione o riutilizzo e su quali strumenti e forniture affidarsi per rispondere adeguatamente a questa rivoluzione.
Al tavolo della videoconferenza, che costituisce il secondo appuntamento de "I nuovi hotel tra sfide e opportunità", siedono: Giuseppe Varsavia di Eclettico Design; Luca Giuliano, CEO & Founder di Mediterranean Hospitality; Paolo Bonfini e Giorgia Tozzi, quest’ultima direttrice dell'Hotel Vilòn; Paolo Catoni, Amministratore Delegato di HotelSolutions; e Paolo Scoglio, architetto progettista di Skyviews Chalets. Hanno inoltre partecipato, presentando prodotti di nuova generazione e altamente performanti, Antonello Miceli di Porcelanosa Grupo, Luca Galbiati di Häfele Italia, Simona Quaglia di Urmet e Lorena Gabana di Gabana Arredamenti.
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Per saperne di più su: GABANA ARREDAMENTI, URMET , HÄFELE, PORCELANOSA GRUPO