SOUTH KENSINGTON CLUB
L'edificio principale del South Kensington Club è stato originariamente costruito come la Hall of Music della Queens Gate di epoca georgiana di fine '800 ed è un monumento nazionale, mentre sul retro si sviluppa come un antico casale, precedentemente scuderia, che fu lo studio principale dell'artista Francis Bacon. Agli ospiti sono dunque offerti due ingressi: l'opzione discreta dalle antiche scuderie con accesso diretto alla palestra e alle strutture wellness o l'entrata principale pubblica su Harrington Road. Qui, le caratteristiche di interior design che ricorrono nel club sono immediatamente evidenti: una passione per ciò che è italiano - l'attuale proprietario è DB Hospitality, istituito dal proprietario siciliano e imprenditore alberghiero Luca Del Bono - e la narrativa riguardante i temi dell'esplorazione e del viaggio. La reception è un blocco di tre tonnellate di lava vulcanica ricavato dalle pendici del Monte Etna e le pareti sono rivestite in travertino bianco, in elegante contrasto con la scala originale restaurata e la pavimentazione di quercia recuperata. Intorno alle scale, grandi finestre originali si affacciano su una deliziosa terrazza all'aperto con arredamento semplice in stile mediterraneo, c'è una profusione di verde a partire dagli enormi vasi siciliani e una collezione di cappelli panama disposti su ganci da parete.
Per HKS, la sfida più grande stava nel riconfigurare gli spazi interni rispettando l’eredità culturale degli ambienti e coinvolgendo diversi importanti interventi architettonici. La cucina doveva essere trasferita dal piano terra al seminterrato, creando spazio per il vivace ristorante mediterraneo; l'ascensore doveva essere spostato, molte aree dovevano essere aperte, trasformando i locali da scuri e notturni a luminosi luoghi d'incontro, e l'area SPA doveva essere migliorata enfatizzando la componente benessere. Inoltre, HKS ha introdotto un'infrastruttura di servizi completamente nuova e coordinato la ristrutturazione delle parti elencate.
In linea con il manifesto del club, che recita: "il benessere dovrebbe essere un fulcro centrale nella vita quotidiana", le terme ricostruiscono tradizioni balneari appartenenti a diverse culture. Ci sono banja russe, due delle quali possono essere noleggiate a uso privato, un hammam turco e, dall'Asia attraverso la California, una piscina Watsu per l'acqua-terapia. Allestito nella parte dell'edificio precedentemente studio di Francis Bacon, le terme comprendono anche aree relax e una biblioteca con sala da tè. Abbondano i materiali naturali come la pietra, il legno e il rame; lo chic rustico delle banja si armonizza con la serenità della qualità coloniale delle sale da tè dotate di sedie a dondolo in bambù, illuminazione morbida e cassettiere tradizionali a presentare le varie specialità di tè.
L'architettura della zona piscina è monastica nella sua semplicità - muri intonacati di puro bianco, un colonnato italiano con panchine ammortizzate e un soffitto a volta a chiudere lo spazio, le pareti specchiate ad ogni estremità dello spazio che creano una magica esperienza di infinito. Le piastrelle scure di pietra lavica della piscina la rendono profondamente misteriosa, tanto quanto ogni piscina di roccia naturale, e l'acqua calda è acqua di mare importata dalle rive dei mari di Sicilia. Chiudete gli occhi e immaginate di galleggiare in una grotta mediterranea.
Mentre la palestra offre le più moderne attrezzature, il design degli interni possiede note ancora più accoglienti. Occupando l'intero piano superiore dell'edificio principale e con un magnifico lucernario restaurato che estende gran parte della sua lunghezza e delle finestre ad intervalli regolari, la palestra è uno spazio emozionante e pieno di luce, con arredi tappezzati in pelle, un grande camino e un pavimento in noce dai ricchi toni. Ad un'estremità, una vetrata di vetro in tintura originale fornisce inoltre un contrasto straordinario con il kit TechnoGym all'avanguardia, mentre la sera le lampade da terra auto-portanti creano comode piscine di luce. E' un ottimo posto per allenarsi senza sfinirsi.
Il design del salotto al primo piano del club suggerisce la Palm Springs degli anni '70 con la sua combinazione di mobili di metà secolo e accenti sportivi. L’accogliente atmosfera residenziale include sedie brasiliane Percival Lafer e un'eclettica collezione di tavoli laterali. Il design del bar, che allude ad un vecchio bar presso il Grand Hotel et des Palmes a Palermo, dona la sensazione di essere in una comoda cucina ad isola. Al di là del salotto è la "Voyager Club Room", dove l'eccitazione dell'esplorazione è incarnata da numerosi dettagli: dalle affascinanti telecamere e mappe antiche alle collezioni di National Geographic, all'opera di Peter Beard dal titolo Edge of the World (Confine del Mondo). Le persiane in stile piantagione sulle finestre permettono alla luce di filtrare - un contesto ispiratore per le lezioni su viaggio ed esplorazione che si tengono qui.
"Il South Kensington Club è veramente un tutt'uno, che riflette le passioni del cliente e si muove senza sforzo attraverso diverse culture. L'esperienza è "da casa a casa" per le comunità multiculturali di South Kensington, ma il club spinge lo sguardo anche verso l'esterno, invitando i membri a viaggiare con la mente in luoghi e tempi lontani" commenta Luciano Mazza, capo designer del progetto e responsabile della sezione Hospitality di HKS Group.
Photo credits: Will Pryce
Pubblicato su Suite 184/2017